Erano anni ormai che non si vedevano più esemplari di foca monaca nelle nostre acque, invece da poco sono state avvistate. Scopriamo insieme dove!
Tra l’Adriatico o il golfo di Taranto, tra le coste della Calabria, il Salento e le coste albanesi, tra le isole Eolie fino ad arrivare all’Arcipelago Toscano. Ecco dove possiamo incontrare la foca monaca, con le sue lunghe pinne, il corpo allungato e rivestito di adipe, i lunghi baffi sul muso e la testa leggermente appiattita, senza dimenticare la sua pelliccia scura che diventa quasi bianca quando si tratta di maschi.
La foca monaca è un animale molto amato, è anche stata protagonista di molti affreschi, monete e medaglioni. Si tratta di un animale affascinante ma anche utile poiché potrebbe essere d’aiuto a ricerche scientifiche già in atto che proseguiranno con i dati raccolti durante l’estate.
10 regole per non disturbare la foca monaca
Il WWF ha stilato una lista di comportamenti da tenere presente se di dovesse incontrare una foca per evitare di disturbarle. Scopriamo insieme quali sono:
- mantenere una distanza di almeno 50 metri per rispettare la loro tranquillità, essendo animali selvatici e sensibili agli intrusi
- quando si incontra una foca a terra è possibile osservarla senza però interrompere il suo collegamento con il mare
- tenere lontani gli animali domestici, anche se il vostro cane fosse incuriosito non fatelo avvicinare alle foche che potrebbero spaventarsi o prendere malattie pericolose
- non intervenire direttamente se vedi una foca in difficoltà o ferita, aspetta sempre che arrivino in soccorso degli esperti come i veterinari del centro di recupero della fauna selvatica
- non toccare le foche monache, anche se possono sembrare socievoli ed amichevoli un contatto con l’uomo potrebbe causare loro stress ed interferire con il loro comportamento naturale
- riduci al minimo il rumore e i movimenti bruschi, le foche monache sono sensibili al rumore ed ai movimenti improvvisi, meglio un tono di voce basso e movimenti lenti e delicati
- non gettare cibo o rifiuti nelle vicinanze, potrebbe alterare il loro comportamento alimentare ed avere effetti negativi sulla loro salute
- documenta fotograficamente eventuali tagli o ferite dell’animale senza avvicinarti troppo
- se incontri un esemplare di foca monaca o un suo simile con ferite o comportamenti insoliti contatta immediatamente gli esperti del Gruppo Foca Monaca (GFM)
- contribuisci alla loro conservazione partecipando a programmi di monitoraggio del WWF Italia e del GFM dedite alla protezione della specie.
Il WWF a Pantelleria
Grazie all’aiuto fornito dai volontari e dai turisti della Campagna WWF GenerAzioneMare continueranno a raccogliere i dati relativi agli avvistamenti anche quest’estate per poterli analizzare e ricostruire la distribuzione di questi animali. Dopo gli avvistamenti seguiranno le fasi di raccolta dati forniti dalle acque che verranno studiate con il metodo del DNA ambientale.