In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, vogliamo proporvi 6 tra i più toccanti e celebri film della storia del cinema, uno dei modi che abbiamo per non dimenticare mai quello che è accaduto.
Schindler’s List
Il film sulla Shoah più celebre e premiato è sicuramente Schindler’s List, un capolavoro di Steven Spielberg del 1993 tratto dall’omonimo libro di Thomas Keneally che racconta la vera storia di Oscar Schindler, un industriale tedesco che salvò la vita a 1200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento.
Un film commovente, un carico emotivo non indifferente dimostrato sicuramente dai 7 Oscar vinti su 12 nomination, in questa pellicola viene racchiusa tutta la drammaticità e l’emotività della Shoah. Nel 2004 questo lungometraggio è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere preservato nel National Film Registry.
La caratteristica principale di Schindler’s List è sicuramente quella di essere stato girato in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene. La prima è la scena iniziale in cui si vedono due candele spegnersi, così come simbolicamente la fiammella di altre due candele riprende colore verso il termine della storia. La seconda e la terza scena in bianco e nero dove appare una bambina con un cappotto, in questo caso solo quest’ultimo colorato di rosso, dapprima durante il rastrellamento del ghetto, poi durante la riesumazione delle vittime. Interamente a colori è la scena finale, quando ai nostri giorni vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del vero Oscar Schindler presso il cimitero di Gerusalemme.
Il Pianista
Film vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2002, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman, diretto dal grande regista Roman Polanski. Racconta la storia del giovane pianista ebreo costretto a nascondersi per sopravvivere ai nazisti.
Wladyslaw Szpilman era un compositore e pianista polacco di origine ebraica che, rinchiuso nel ghetto di Varsavia all’arrivo dei nazisti in città, è scampato allo sterminio grazie a diversi amici che l’hanno aiutato a nascondersi. Proveniente da una famiglia molto benestante di Varsavia era considerato uno dei migliori pianisti d’Europa quando è scoppiata la guerra. Nel 1945 riprende il suo lavoro in radio ed il primo brano che suona nella sala di registrazione appena ricostruita è il Notturno in do diesis minore di Chopin, che era anche l’ultimo brano suonato sei anni prima durante il bombardamento dei nazisti.
Il film oltre ad aver vinto la Palma d’Oro ha vinto 3 Oscar su 7 candidature, tra cui quello per la miglior regia a Roman Polanski e per il miglior attore protagonista con Adrien Brody. Un film toccante e dal forte impatto che tutti dovremmo guardare.
La scelta di Sophie
La scelta di Sophie è una pellicola di Alan J. Pakula del 1982 che racconta la storia di un aspirante scrittore che fa la conoscenza di una coppia formata da un’immigrata polacca che è stata detenuta ad Auschwitz e un ragazzo ebreo. La donna nasconde un segreto che l’ha logorata per tutta la vita e lo rivelerà al giovane scrittore.
Oltre al segreto celato da Sophie il film ha come tema centrale l’Olocausto che con il suo carico di indicibile orrore non cessa di tormentare i due personaggi, in particolare la protagonista che è costretta a rivivere nella sua mente i ricordi dei giorni trascorsi nel campo di prigionia di Auschwitz. Straordinaria Maryl Streep, protagonista del film, immerge anima e corpo nel proprio ruolo imparando addirittura a parlare in polacco e tedesco, ottenendo un’interpretazione indimenticabile per la quale ha ricevuto l’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice.
La vita è bella
Uno dei film sull’Olocausto più famosi a livello internazionale è italiano e stiamo parlando proprio de La vita è bella, diretto e interpretato da Roberto Benigni. Vincitore di 3 premi Oscar, 9 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento e altri numerosi riconoscimenti internazionali.
La capacità di Benigni è stata quella di affrontare il tema della Shoah in maniera leggera ma non per questo meno drammatica ed incisiva. La colonna sonora firmata da Nicola Piovani ha senz’altro impreziosito questo lavoro.
La pellicola vede protagonista Guido Orefice, un allegro ebreo italiano che viene deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista e cerca di proteggere il figlio dagli orrori dell’Olocausto, facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un fantastico gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il premio finale.
Non perderti i nostri articoli su Cerca Affari