A cura di Carlo Aguzzi Sommelier
La ricerca del gusto, l’amore per la cucina di tradizione e del territorio, l’offerta di prodotti agroalimentari e vinicoli di prima qualità sono sicuramente alcune tra le carte vincenti del turismo in Val Borbera, espressione di una delle più straordinarie aree paesaggistiche del Basso Piemonte.
Ricca di verde ancora incontaminato questa valle nasconde tesori unici per quanto riguarda la tradizione in cucina. Tradizione che ben rappresenta il fascino e l’arte di una cucina montanara, dove le erbe del bosco, i fiori dei pascoli danno vita ad aromi intensi nelle vivande.
Una decina di paesi si affacciano sul torrente, da cui la val Borbera prende il nome e che sbuca improvviso in pianura attraverso una spettacolare profonda forra, scavata nei millenni nella roccia, battezzata “le strette”. Incontriamo borghi antichissimi, suggestivi abbeveratoi, stalle centenarie, ruderi di castelli o case torri, mulini ad acqua.
Il percorso gastronomico è notevole: si spazia dai funghi ai tartufi, dalla selvaggina ai formaggi, dalla patata quarantina alla mela Carla, ma è sui dolci che vorrei soffermarmi, da buon inguaribile, insaziabile goloso che sono!
Il dolce più conosciuto è sicuramente il bacio di dama, dalla forma inconfondibile. Due “cupole” di mandorle e nocciole tostate e tritate, impasto con farina finissima, cotte al forno e “baciate” dal cioccolato fondente. Poi, ancora calde per conservarne l’aroma e la fragranza, avvolte rigorosamente a mano – uno per uno . in carta stagnola.
Altro dolce tipico sono i canestrelli: farine locali di grano unite col vino bianco della zona, il Gavi. Fragranti e delicati, ottimi a colazione, si gustano anche “bagnati” nel vino bianco dolce.
Il dolce Caterina ha nelle castagne , nel miele, nel cioccolato e nel latte le componenti base di questo tradizionale dolce, riproposto di recente con grande successo decretato da pubblico e critica gastronomica.
Il vino ideale per accompagnare queste golosità è il Brachetto, prodotto nella zona di Alessandria. Vino dolce, morbido, aromatico il brachetto ha un colore rosso rubino chiaro, talvolta rosato ed un profumo muschiato in cui si colgono sentori di frutta matura, viola e rosa. Per le sue caratteristiche è un vino da gustare giovane, quando esprime tutta la fragranza dell’uva: si armonizza alla perfezione con la pasticceria secca piemontese e con la frutta secca.