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Auto elettriche: sono davvero il futuro?

Le auto elettriche sono il futuro

Le auto elettriche sono il futuro” quante volte avete sentito queste parole negli ultimi anni? Davvero tante, avete ragione. Tutto il mondo ormai è orientato in questa direzione, tutte le case automobilistiche stanno lavorando a motori elettrici sempre più performanti.

Toyoda smentisce tutti

Durante una conferenza in Giappone Akio Toyoda – numero 1 di Toyota – ha dichiarato che “i veicoli elettrici sono sopravvalutati“, parlando di eccessivo clamore per questi mezzi di trasporto che andrebbe ad evitare di pensare alle conseguenze di un cambiamento completo delle auto in circolazione.

Toyoda sostiene che “più veicoli elettrici produciamo, più salgono le emissioni di anidride carbonica“, affrontando anche un altro tema: in Giappone gran parte dell’elettricità viene prodotta dal carbone e dal gas naturale, se tutti avessero le auto elettriche nel Sol Levante ci sarebbe un rischio concreto di blackout.

Le istituzioni incentivano le auto elettriche

Basteranno gli incentivi per la rottamazione? Quanto dureranno le formule di acquisto agevolate?
Queste sono domande che la maggior parte della popolazione si sta ponendo, poiché si sa, queste auto hanno dei costi piuttosto elevati. Non a caso sempre più case automobilistiche propongono la formula del noleggio per rendere questi mezzi di trasporto interessanti agli occhi degli automobilisti in confronto alle auto convenzionali.

Un’altro problema è quello della fruibilità, perché non siamo ancora abbastanza attrezzati per quanto riguarda le stazioni di ricarica. Autostrade per l’Italia entro il 2023 prevede l’installazione di 6 stazioni di ricarica ultra veloce (350 kW) in oltre 67 aree di servizio, coprendo così il 31% di quelle presente sulla rete ASPI ed arrivando in futuro al 69% come obiettivo finale.

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Quali sono i limiti

Non tutti sono disposti a viaggiare programmando soste importanti per consentire la ricarica dell’auto, soprattutto quando viene utilizzato il condizionatore/riscaldamento ed i consumi schizzano alle stelle. Qui subentra anche il discorso del cambio di guida, più rivolto alla salvaguardia dell’energia, altrimenti le autonomie tanto decantate verrebbero disattese.

L’habitat ideale per le auto elettriche è la città: le percorrenze medie sono basse, i punti di ricarica diffusi, vi è l’accesso libero alle ZTL ed i parcheggi sono gratuiti.

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Le riflessioni di Toyoda

Il fatto che Toyota sia un marchio improntato alla sostenibilità – come dimostrato dal successo della Prius – fa riflettere riguardo ai discorsi avanzati da Toyoda, arrivando come un fulmine a ciel sereno, insinuando dubbi ed inducendoci a riflettere.