Quest’anno a vincere la 77 esima edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è Nomadland film di Chloe Zhao, tratto dal libro di Jessica Bruder pubblicato nel settembre 2017.
Il film come il libro parlano delle disavventure date dalla così detta “ tirannide del dollaro” come viene definita nel film, che ha conseguito lo spopolamento delle città statunitensi dopo la chiusura dell’azienda mineraria. La perdita dei risparmi e il sovraffollamento dei debiti nel 2008 ha colpito gli Stati Uniti, costringendo famiglie a mettersi in viaggio senza meta, come unica opportunità, di poter tornare a sentirsi liberi dallo schiavismo dato dalla massificazione produttiva capitalista.
La nostra protagonista Ferm, interpretata dalla bravissima attrice Frances McDormand, dopo una perdita affettiva importante si mette alla guida del suo furgoncino ricamato e inizia la sua avventura da nomade per fuggire da una città che le era diventata nemica.
Incapace, purtroppo di tornare a considerare la stabilità fisica e mantenendo una freddezza costante nel cuore a causa della sua continua sofferenza.
A colpire in questo film oltre alla bravura e alla spiccata drammaticità dell’attrice è l’abbandonarsi a uno sguardo totalmente innamorato che sconfina nella profondità dei meravigliosi paesaggi statunitensi, selvaggi e indomabili, che accompagnano la nostra attrice a muoversi tra un lavoro stagionale e un altro.
L’emotività di questo drammatico film danza tra le note meravigliose delle composizioni di Ludovico Einaudi, che accentua la drammaticità e il sentimento di una delle migliori registe della sua generazione.