La magia di un lago rosa
Avete mai sentito parlare di un lago rosa? Lo sento nominare per la prima volta esattamente come voi.
Il lago rosa non è altro che una salina, e si trova proprio a Cervia in Emilia Romagna, a sud del Parco del Delta del Po.
Cos’è il parco del Delta del Po?
Il parco si divide tra Emilia Romagna e Veneto ed è patrimonio dell’Unesco, comprende sei differenti stazioni che vanno dalla provincia di Ferrara e Ravenna, fino al limite meridionale del corso del Po.
Il parco del Delta del Po si divide in vari ambienti salmastri dove compaiono svariate specie vegetali tipiche delle acque salate (alofite) o fitti canneti. Il altre zone il Po è affiancato da fitte pinete e dune. Nelle distese di Cervia crescono pini domestici e anche altre speci tipiche della macchia mediterranea.
Presso la stazione Argenta del Parco Regionale Delta del Po vi sono i tipici boschi di pianura in ambienti allagati frequentati da uccelli tipici di questi ambienti. Sulle Valli di Comacchio e nelle altre saline sono di passaggio i maestosi FENICOTTERI ROSA.
Vi sono enormi garzaie che accolgono aironi, garze e sgarzette, gru e altri tipi di uccelli che nidificano in colonia. Le paludi invece, i canali di bonifica e le antiche cascine hanno ridisegnato gran parte del territorio. Tipici del Po troviamo i casoni da pesca, oggi risultano ristrutturati e utilizzati per svariati scopi.
E la Salina?
Come stavo raccontando inizialmente, la Salina di Cervia si estende per 800 ettari di terreno, composta inoltre da 50 bacini circondata da un canale di 16 chilometri che consente all’acqua del mare Adriatico di entrare e uscire dalla salina. Come tutti saprete Cervia viene chiamata da sempre la città del sale.
Con un pò di fortuna è possibile vedere i meravigliosi fenicotteri rosa che circondano la salina. Il periodo migliore per vederli è da marzo a settembre, ma non è impossibile vederli anche a ridosso della stagione invernale.
Sicuramente il motivo per cui visitare la Salina di Cervia non è solo per i fenicotteri, ma bensì anche per i favolosi tramonti che si specchiano sull’acqua e per fare un viaggio alla scoperta della produzione del sale.
Perchè è rosa?
Il colore rosa deriva dalla presenza di un’alga chiamata duniadella che si trova lungo i bacini, ricca di licopene e betacarotene conferiscono questo caratteristico colore rosato.
L’antico bacino gestisce la raccolta del sale, una volta arrivati qui è assolutamente consigliato visitare la Salina Camillone. Si raggiunge dal Centro Visite della Salina una struttura ricavata da un vecchio macello che da vita ad un osservatorio per lo studio delle migrazioni lungo la rotta adriatica. Nel mesi estivi la raccolta del sale trasforma questo luogo in un museo a cielo aperto. Da non perdere anche la visita al Musei del Sale che si trova all’interno del magazzino Sale Torre.
Il modo migliore per esplorare questo territorio è una gita in bicicletta lungo i bacini della salina. Il percorso più bello parte dal centro della città, passa per il Quadrilatero, Piazza Pisacane con la Vecchia Pescheria, la Cattedrale, fino ad arrivare al Centro Visite Salina di Cervia.
Visite guidate
Per visitare la salina è consigliata una visita guidata fino al 1 novembre.
Gli orari sono i seguenti: sabato, domenica, festivi 10.00 – 12.30 / 14.30 – tramonto
Per prenotare ecco i numeri utili tel: 0544 973040,
e-mail: salinadicervia@atlantide.net
Prezzi: Ingresso Centro Visite – intero € 3,00; ridotto € 2,00. Per maggiori informazioni e per visite speciali visitate il sito http://www.atlantide.net.
I Fenicotteri Rosa
Sai di che colore sono i fenicotteri? Rosa, dirai. No, sono bianchi. Diventano rosa dopo aver mangiato le alghe di un lago inospitale che scelgono proprio perché lì nessuno può disturbarli. Migrano lì e si nutrono di ciò di cui nessun altro potrebbe nutrirsi.
Quelle alghe putride contengono il ferro che rende le piume rosa. E sai perchè? Per gli amori.I fenicotteri divenuti rosa si attirano e si accoppiano.
Trasformano in vita anche la cosa più putrida, anzi proprio quella.
Così è l’amore vero. Non nasconde e trasforma.
(Cose che nessuno sa, di Alessandro D’Avenia)