29 Settembre: Equipe 84

Cosa vi ricorda 29 settembre?

Il più grande successo di Battisti e Mogol fu proprio il brano 29 settembre, la canzone uscì nel 1967 e fu cantata dalle Equipe 84.

La canzone raggiunse subite le classifiche anche grazie al lancio radiofonico nella trasmissione di Arbore e Boncompagni Bandiera gialla: inizialmente al dodicesimo posto, la settimana successiva al secondo, infine al primo posto dove rimase per quasi due mesi. Fu la svolta di una coppia che avrebbe raggiunto tutte le classifiche e inondato l’Italia di successi.

Il 45 giri con 29 settembre sul lato A e con E’ dall’amore che nasce l’uomo sul lato B viene ripubblicato oggi dalla Sony insieme alla versione originale dell’album dell’Equipe 84, Stereoequipe, che le conteneva entrambe.

 Il brano 29 settembre suonò subito moderna, perché non aveva un vero e proprio ritornello e rompeva così gli schemi della canzone tradizionale italiana. La musica, riprendeva il folk-rock psichedelico dei gruppi americani, soprattutto i Byrds e i Cream che Battisti seguiva in modo attento, e anticipava le atmosfere di Sgt. Pepper’s dei Beatles che sarebbe uscito a giugno di quello stesso anno.

Il grande lavoro in studio di Maurizio Vandelli, contribuì a rendere il brano ancora più nuovo.

Nel 1969 Battisti cantò il brano che venne inserito nel suo primo album. Nella sua versione rinunciò alle sonorità psichedeliche per affidare l’arrangiamento al suono di una chitarra a 12 corde, suonata per gran parte in arpeggio, ai violini e al flauto. Nella sua versione manca soprattutto la scansione temporale delle date lette nell’originale dell’Equipe 84 dallo speaker radiofonico.

Nonostante queste differenze, resta il tono sognante ed emozionale conferito al brano dalla sua caratteristica costruzione a spirale, con il finale a girotondo, un movimento circolare con la voce melodica di Battisti che ride di gioia e si allontana per il pericolo scampato.

Brano

29 settembre Equipe 84 – 1967

Seduto in quel caffè io non pensavo a te (Giornale radio: ieri 29 settembre)
Guardavo il mondo che girava intorno a me (In tal modo, nella ricorrenza del 29 settembre)
Poi d’improvviso lei sorrise
E ancora prima di capire
Mi trovai sotto braccio a lei
Stretto come se non ci fosse che lei Vedevo solo lei
E non pensavo a te E tutta la città
Correva incontro a noi Il buio ci trovò vicini
Un ristorante e poi di corsa

A ballar sotto braccio a lei
Stretto verso casa abbracciato a lei
Quasi come se non ci fosse che lei
Come se non ci fosse che lei Quasi come se non ci fosse che
Quasi come se non ci fosse che lei Mi son svegliato e, e sto pensando a te
Ricordo solo che, che ieri non eri con me
Il sole ha cancellato tutto
Di colpo volo giù dal letto
E corro lì al telefono

E parlo rido e tu, tu non sai perché T’amo, t’amo e tu, tu non sai perché
Parlo, rido e tu, tu non sai perché
T’amo, t’amo e tu, tu non sai perché
Parlo, rido e tu, tu non sai perché
Parlo, rido e tu, tu non sai perché
T’amo